La ritenzione idrica è una problematica molto diffusa che colpisce in percentuale maggiore le donne. Spesso, è una conseguenza legata a patologie che implicano disfunzioni cardiache e renali, infiammazioni croniche severe, utilizzo di farmaci e anche reazioni allergiche. Nella maggioranza dei casi però la ritenzione è legata ad un errato stile di vita: alimentazione scorretta, sedentarietà, abuso di fumo e alcool. Se impariamo ad apportare i giusti accorgimenti al nostro stile di vita possiamo migliorare notevolmente questa problematica.
Che cos’è la ritenzione idrica
Si parla di ritenzione idrica quando il tessuto tende a trattenere i liquidi e risulta più evidente in alcune parti del corpo come cosce, glutei, addome. In realtà, la ritenzione idrica è anche quando si gonfiano i piedi, le mani (ti capita mai di non riuscire a sfilare un anello dal dito?), rimangono i segni di calze e pantaloni nelle gambe. Alla base della formazione della ritenzione idrica c’è una cattiva circolazione venosa e linfatica ovvero la circolazione del sangue e della linfa all’interno della quale scorrono anche tutte le tossine che il corpo cerca di espellere.
Per capire se hai la ritenzione idrica puoi fare un semplicissimo test: premi con forza il polpastrello sulla coscia e poi sollevalo; se rimane l’impronta del dito sei in presenza di ritenzione idrica.
Come intervenire in caso di ritenzione idrica: stop alle cattive abitudini
Se la ritenzione non è legata a patologie particolari, possiamo migliorarla andando a modificare tutte quelle cattive abitudini che, senza accorgecene, la fanno aggravare.
- Evita il fumo di sigaretta che limita l’apporto di ossigeno nel sangue.
- Non utilizzare scarpe con il tacco troppo alto che alterano la postura e non indossare abiti troppo stretti che non permettono una corretta circolazione
- Non stare troppe ore in piedi ferma nella stessa posizione senza muoverti
- Fai attenzione alla quantità di caffè, alcool e farmaci che assumi nell’arco della giornata
- Occhio al sale che aggiungi in cucina (soprattutto se ti piacciono molto i cibi salati)
- Attenzione anche se sei solita accavallare le gambe quando stai seduta perché in questo modo blocchi il libero fluire della circolazione
Fai attenzione all’alimentazione
In naturopatia l’alimentazione è molto importante: questa regola vale sempre ma in modo particolare quando parliamo di ritenzione idrica, cellulite, infiammazione e sovrappeso. E sì, anche il sovrappeso è una cattiva base di partenza in caso di ritenzione: spesso si pensa che sia la ritenzione a causare il sovrappeso in realtà è l’esatto opposto. Infatti è il sovrappeso che causa un rallentamento della diuresi e favorisce la ritenzione idrica.
La dieta migliore per la ritenzione idrica
Si tratta di una dieta che prevede il consumo di fibre alimentari e tanta acqua: migliorano la motilità intestinale, favoriscono la formazione e l’espulsione delle feci. Ricorda che la stitichezza è una nemica sia della ritenzione idrica sia della tanto temuta cellulite!
- Aumenta il consumo di frutta e verdura ricchi in vitamina C, un potente antinfiammatorio naturale che protegge le pareti dei vasi venosi e dei capillari. Puoi scegliere tra: agrumi, fragole, ciliegie, ananas, kiwi, radicchio, spinaci, broccoli, cavoli, cavolfiori, pomodori, peperoni.
- Attenzione all’uso di sale e di alimenti che ne contengono molto poiché il sodio che forma il sale favorisce il ristagno e l’accumulo dei liquidi interstiziali. Il potassio è il minerale che invece contrasta l’eccesso di sodio e ne facilita la sua eliminazione attraverso le urine.
- Fai dunque una scorta di potassio con questi alimenti: funghi secchi, albicocche, fagioli bianchi, piselli, uvetta, mandorle, prugne secche, semi di girasole, datteri secchi, noci, ceci, carciofi, pistacchi, banane
- Preferisci il consumo di pesce e di uova rispetto alla carne rossa, evita il più possibile gli insaccati e tutti i cibi processati, lavorati industrialmente.
- Limita il consumo del latte vaccino e dei suoi derivati e prediligi del latte di capra o delle bevande vegetali come quelle a base di mandorla, nocciola o cocco. Occhio anche agli snack confezionati, alle patatine fritte, ai salatini da aperitivo carichi di sale.
Bevi acqua
È importante bere acqua. Lo so, è banale dire che bisogna bere acqua per combattere la ritenzione ma è meglio ripeterlo perché nella realtà di tutti i giorni spesso e volentieri ci si dimentica di bere o comunque non in quantità sufficiente.
Regole da seguire per bere nel modo corretto:
- ti consiglio di bere 2 litri complessivi di acqua al giorno, considerando l’acqua contenuta anche nella frutta e nella verdura che assumi quotidianamente;
- distribuisci l’acqua da bere nell’arco della giornata (un bicchiere all’ora può essere una buona soluzione) in questo modo non vai ad affaticare i reni dandogli troppi liquidi tutti insieme;
- prediligi un’acqua oligominerale naturale con basso residuo fisso;
- se fai fatica a bere solo acqua preparati un’acqua aromatizzata con fette di limone o lime, foglie di menta e basilico, frutti rossi, fettine di pesca;
- è buona abitudine bere degli infusi di frutta o tisane dall’azione drenante (ottima quella a base di ortica, equiseto, betulla, finocchio, stigmi di mais).
Attività fisica? Sì, ma con attenzione
Praticare attività fisica è indispensabile per mantenersi sani a lungo. In caso di ritenzione idrica dobbiamo cercare di svolgere quelle attività che vanno a riattivare la microcircolazione e a rinforzare la muscolatura delle gambe. Gli sport troppo intensi che prevedono frequenti impatti con il terreno sono controindicati in caso di problemi vascolari agli arti come l’insufficienza venosa e cattiva circolazione linfatica. Sono invece indicati il nuoto, la bicicletta, l’ellittica, la camminata veloce, il pilates, lo yoga e tutti gli esercizi di mobilizzazione articolare (caviglia, ginocchia, anca).
Rimedi naturali amici della circolazione e della ritenzione idrica
In caso di ritenzione idrica possiamo utilizzare anche alcuni rimedi fitoterapici che agiscono dall’interno per migliorare la circolazione venosa e linfatica, diminuire l’infiammazione, aumentare la diuresi per eliminare con più facilità le tossine.
Ecco le piante più utili in questi casi:
- PILOSELLA (Hieracium pilosella): anche conosciuta come “orecchio di topo” o “lingua di gatto”. I suoi principi attivi svolgono una funzione diuretica e antinfiammatoria ed è eccellente per risolvere gli edemi agli arti inferiori, le caviglie gonfie, la ritenzione idrica. Puoi trovare la Pilosella sia in gocce che in compresse.
- MELILOTO (Melilotus officinalis): migliora la circolazione sanguigna e linfatica e ha una funzione anti edema e antinfiammatoria. Viene impiegata nel trattamento di emorroidi, varici e ulcere degli arti inferiori. Attenzione al suo utilizzo se stai assumendo anticoagulanti e salicilati perché il Meliloto contiene cumarine.
- ASPARAGO (Asparagus officinalis): ricco in potassio e povero di sodio è consigliato per facilitare la diuresi e l’eliminazione dei liquidi intrappolati nei tessuti. Ottima fonte di vitamina C, carotenoidi e vitamine del gruppo B.
- IPPOCASTANO (Aesculus hippocastanum): grazie all’escina, il suo principale attivo, lavora molto bene sulla circolazione venosa, è antinfiammatorio, riduce la fragilità capillare e normalizza la permeabilità capillare limitando la fuoriuscita dei liquidi negli spazi interstiziali. Potete aggiungere l’Ippocastano alle piante precedenti se soffrite di fragilità capillare, pesantezza e dolore agli arti inferiori, crampi del polpaccio, sindromi varicose.
- RUSCO (Ruscus aculeatus): i suoi costituenti principali sono le ruscogenine che presentano una struttura molto simile a quella degli ormoni corticosteroidei. Agiscono come vasocostrittori periferici, aumentano il tono vascolare e migliorano tutto il sistema venoso. Il Rusco è, quindi, un ottimo rimedio da aggiungere quando c’è molto gonfiore e senso di pesantezza alle gambe, in caso di varici ed emorroidi e quando si è in presenza di insufficienza venosa cronica.
- ORTHOSIPHON (Orthosiphon stamineus): dalle sue foglie si estraggono i principi attivi che migliorano la funzionalità del fegato e dei reni. In caso di cellulite serve per eliminare le tossine e per favorire il drenaggio dei liquidi che si accumulano nel tessuto sottocutaneo edematoso. Aumenta la diuresi dei composti azotati, gli acidi urici.
- BETULLA (Betula Pubescens): dalle foglie della betulla si estraggono principi attivi con azione diuretica, depurativa, antiuricemica (che abbassano cioè i livelli di acido urico) utili per contrastare gli edemi e la ritenzione idrica. Ottima anche la Linfa di Betulla grazie alla sua attività analgesica e antinfiammatoria, promuove la depurazione profonda dell’organismo e favorisce l’espulsione delle tossine;
- FRASSINO (Fraxinus excelsior): facilita il drenaggio renale, favorisce la diuresi, stimola l’eliminazione delle scorie metaboliche (urea e acido urico). Indicato in caso di ritenzione idrica, cellulite, gotta, iperuricemia, calcoli biliari, ipercolesterolemia.
Ritenzione idrica: i trattamenti da fare a casa
Oltre allo stile di vita, all’alimentazione, alla giusta dose di attività fisica e agli integratori corretti possiamo migliorare il benessere delle nostre gambe con l’utilizzo di alcune pratiche manuali molto efficaci: il dry brushing e i bendaggi drenanti.
Il dry brushing è una tecnica semplice e molto antica che prevede lo spazzolamento del corpo con l’uso di spazzole specifiche ed è ideale in questo periodo perchè aiuta la pelle a rigenerarsi dopo l’inverno e a prepararsi per l’estate. Ti consiglio di fare la spazzolatura del corpo tutti i giorni, l’ideale sarebbe la mattina al risveglio ma va bene anche prima della doccia, prima e dopo l’attività sportiva, ogni volta che senti mani e piedi stanchi e gonfi. Bastano 10 minuti del tuo tempo per rivitalizzare e riossigenare tutti i tessuti del corpo. È senza dubbio una pratica che, se la provi, non potrai più farne a meno perché i risultati ti sorprenderanno. Si esegue il dry brushing usando una spazzola con setole naturali facendo dei movimenti per riportare il sangue verso il cuore: dai piedi verso l’alto, dalle mani verso le ascelle, dalle clavicole verso il cuore, dall’inguine verso il cuore. Si esegue nello stesso modo anche sul lato posteriore del corpo.
I bendaggi, invece, si effettuano utilizzando delle bende di cotone imbevute di principi attivi drenanti che vanno applicate sulle gambe e lasciate in posa. I principi attivi agiscono per osmosi richiamando i liquidi verso la superficie del corpo. Molto utili in caso di ritenzione dei liquidi i Sali di Epsom ad azione depurativa: aiutano a sgonfiare e a rilassare i muscoli.
Combattere la ritenzione idrica si può, basta seguire questi preziosi consigli!