Articolo: Drenaggio mesenchimale: purifica il tuo corpo

Hai mai pensato perché ti ammali proprio in alcuni momenti dell’anno? E perché alcune persone hanno la tendenza ad ammalarsi di più rispetto ad altre?

Il nostro organismo tutti i giorni subisce attacchi sia esterni (microrganismi, inquinamento ambientale, tossine alimentari, farmaci) sia interni (sostanze di scarto e finali del processo metabolico) e combatte duramente per mantenere l’equilibrio dinamico tra la quantità di scorie accumulate e quelle eliminate.

Purtroppo non sempre ci riesce: quando questo equilibrio viene meno siamo più predisposti ad ammalarci.

Come possiamo aiutare il nostro corpo a rimanere in salute? Una delle risposte è quella di attivare più volte all’anno un drenaggio mesenchimale, altro nome per indicare il drenaggio del tessuto connettivo

I nemici del benessere del nostro organismo

Prima di approfondire il drenaggio mesenchimale è importante fare una piccola premessa: conoscere meglio quali sono le tossine che danno fastidio al nostro corpo. Pensiamo all’inquinamento ambientale, lo smog i rumori e il traffico; sono tutti fattori che contribuiscono all’accumulo di scorie.

Così come una alimentazione irregolare, carente di nutrienti e ricca di calorie, l’abuso di alcool, fumo e droghe; ma anche l’eccesso, a volte inconsapevole, di farmaci. Non dimentichiamoci, inoltre, che lo stile di vita che la maggior parte di noi vive, produce tanto stress psicofisico che si manifesta con stati di ansia, depressione e insonnia.

Quando le tossine fisiche e mentali (eh sì, anche queste sono dannose) sono in eccesso e iniziano ad accumularsi, ci mettiamo nella condizione di poterci ammalare. 

Drenaggio mesenchimale e l’importanza del naturopata

Per dare una mano al nostro organismo a liberare le scorie e riattivare le energie, un percorso di naturopatia diventa fondamentale.

Un corretto intervento naturopatico prevede tre fasi:

  1. detossificazione, per neutralizzare ed eliminare le tossine e le scorie dai tessuti;
  2. drenaggio mesenchimale, per stimolare e ripristinare la corretta fisiologia della matrice extracellulare e la funzione di escrezione degli organi emuntori;
  3. sostegno mentale e fisico che accompagna le precedenti fasi (questa fase non è un optional ma è sempre importantissima da seguire).

Drenaggio mesenchimale: gli organi emuntori

Il passaggio fondamentale per ritrovare l’equilibrio fisico è il drenaggio degli organi emuntori, cioè quelli deputati all’eliminazione dei cataboliti. Questi organi si suddividono in primari:

  • rene;
  • fegato/cistifellea;
  • intestino

e secondari (intervengono in caso di sovraccarico e affaticamento dei primari)

  • polmoni;
  • pelle (ghiandole sudoripare, sebacee e lo strato basale)

Gli emuntori primari sono collegati al sistema circolatorio e linfatico. Molte malattie nascono non solo da un accumulo di tossine e scorie ma anche da una insufficiente circolazione e ricambio dei liquidi, in particolare: 

  • gli organi emuntori non funzionano nel modo migliore;
  • c’è stasi di sangue e/o linfa;
  • si ha una bassa energia vitale che non permette un corretto filtraggio dei organi emuntori.

Vediamo adesso insieme come drenare i nostri organi emuntori.

Drenaggio del fegato e della cistifellea

Fegato e cistifellea possono essere sostenute al massimo grazie alle proprietà benefiche di alcune piante. Il drenaggio è ripetibile nell’arco dell’anno (è buona norma nei cambi di stagione, primavera e autunno) ma anche se assumiamo dei farmaci indispensabili per la nostra salute, come sostegno post intervento chirurgico o dopo una convalescenza.

Tra quelle che ti elencherò qui di seguito alcune aumentano la secrezione della bile da parte del fegato, altre stimolano la contrazione e lo svuotamento della cistifellea:

  • carciofo;
  • tarassaco;
  • rabarbaro;
  • boldo;
  • cardo mariano;
  • cicoria;
  • rosmarino;
  • fumaria.

Drenaggio intestinale

La salute dell’intestino è veramente fondamentale ed è sempre da considerare quando si decide di fare un drenaggio naturopatico. L’eccesso di tossine nell’intestino si dice anche tossi-infezione colica e, se trascurata, può portare a disturbi secondari molto gravi: turbe sistema neurovegetativo, infezioni bronchiali, cutanee, autointossicazione di linfa e sangue per eccesso di tossine.

Le piante principali usate nel drenaggio intestinale sono:

  • frangola;
  • rabarbaro;
  • semi di psillio e di lino;
  • fibre.

A proposito, ti ricordo che puoi iniziare a prenderti cura del tuo intestino con una semplice routine da attivare ogni mattina: il decotto ai semi di lino, una valida alternativa all’acqua e limone

Drenaggio del rene

Il rene ha il compito di eliminare gli acidi urici, prodotti da un sovraccarico di proteine animali, legumi, soia, birra, è meglio intervenire drenando con:

  • pilosella;
  • betulla;
  • frassino.

Drenaggio dei polmoni

Attiviamo un drenaggio ai polmoni quando ci troviamo in presenza di problematiche polmonari come ristagno di muco e catarro. Essendo un organo strettamente connesso col fegato, può succedere che il naturopata, in alcune situazioni, suggerisca un drenaggio doppio, a polmoni e fegato.

Le piante che svolgono azione benefica sono:

  • altea, azione emolliente;
  • malva, espettorante ed emolliente;
  • verbasco e marrubio, fluidificante delle secrezioni.

Drenaggio di pelle e ghiandole 

La pelle espelle le tossine attraverso tre strutture:

  1. ghiandole sudoripare;
  2. ghiandole sebacee;
  3. strato basale.

Per stimolare le ghiandole sudoripare, che si occupano di eliminare gli eccessi di acidi, si utilizzano i bagni ipertermici (bagno in acqua calda) e gli impacchi esterni anche in associazione a piante officinali che aumentano la sudorazione ed accelerano così l’azione di drenaggio delle tossine: 

  • borragine; 
  • viola del pensiero;
  • viola mammola. 

Una pratica estremamente utile e benefica è anche quella di incentivare la sudorazione attraverso la sauna e il bagno turco, pratiche molto antiche che permettono di dilatare i pori della pelle, rilassare la muscolatura, stimolare la circolazione venosa e linfatica.

Le ghiandole sebacee invece espellono le sostanze colloidali e corrispondono all’emuntore polmone, alla coppia fegato/cistifellea e intestino. Quindi per aiutare le ghiandole sebacee nella loro azione di drenaggio si interverrà su questi organi.

Lo strato basale ondulato (strato che separa l’epidermide dal derma)  svolge una funzione metabolica ed è collegato all’intestino. Viene stimolato attraverso le tecniche manuali come le frizioni secche.

Marigold, il tuo valido alleato per un drenaggio mesenchimale efficace

Siamo arrivati alla fine del nostro viaggio sul drenaggio: ricordati sempre che una delle basi per il benessere del nostro organismo è quella di seguire una corretta alimentazione con frutta e verdura di stagione, per aiutare l’organismo ad attivare la depurazione e il drenaggio in modo naturale. 

Se hai domande in proposito o desideri avere il supporto dei miei Marigold per ricaricare l’organismo, mi trovi qui.

Fai il pieno di energie!

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