L’arrivo della primavera non è un piacere per tutti. Chi soffre di allergie a pollini e graminacee deve fare i conti con tosse, occhi che lacrimano, starnuti. Per fortuna, come vi ho spiegato in un precedente articolo, esistono diversi rimedi naturali per contrastare questi sintomi. E un aiuto arriva anche da ciò che mettiamo a tavola. Per i soggetti allergici ci sono, infatti, cibi più indicati e altri, naturalmente ricchi di istamina, che sarebbe meglio evitare del tutto.
Gli alimenti che contengono istamina
Chi soffre di allergie conosce molto bene l’istamina. E’ una sostanza presente all’interno di cellule specializzate chiamate mastociti naturalmente presenti nel nostro organismo. In alcune situazione viene liberata e messa in circolo una enorme quantità di istamina (come nel caso di contatto con elementi a cui si è particolarmente sensibili come ad esempio acari, polvere, pollini, cibo..) che causa manifestazioni di tipo allergico.
I soggetti allergici devono prestare molta attenzione agli alimenti che assumono. I cibi ricchi di istamina, in particolare, dovrebbero essere eliminati completamente durante la fase acuta e reintrodotti soltanto a piccole dosi, in un secondo momento.
Ma quali sono questi alimenti? Ecco i principali:
- Legumi (lenticchie, ceci, fagioli, piselli, soia, fave)
- Tofu (ricavato dal caglio del succo estratto dalla soia e successivamente pressato in blocchi)
- Tempeh (ricavato dalla fermentazione dei semi di soia con aceto e un fungo)
- Semi oleaginosi (lino, zucca, sesamo, noci, mandorle, nocciole)
- Yogurt di soia
- Verdure fermentate (per esempio i crauti)
- Bevande fermentate (vino, birra)
- Cibi in scatola
- Dadi per il brodo
- Lievito di birra
- Pesce in scatola, crostacei e frutti di mare
- Cioccolato
- Fragole
- Arance
- Ananas
- Pomodori
- Spinaci
- Cavolo e cavolfiore
Gli alimenti amici
Per fortuna, sono tanti i cibi che si possono assumere per variare la dieta e, al tempo stesso, contrastare i sintomi delle allergie.
Il consiglio è di modificare il proprio stile di vita alimentare cercando di alleggerire e di purificare l’organismo dalle tossine, scegliendo quegli alimenti che favoriscono una buona detossificazione epatica (cioè che vanno ad alleggerire il lavoro del fegato e lo aiutano a funzionare meglio).
I cibi più indicati sono:
- Agrumi (limoni e pompelmi)
- Mele
- Albicocche
- Pesche
- Pere
- Cipolle
- Finocchi
- Sedano
- Radicchio
- Carciofi
- Cardi
- Cicoria
- Tarassaco (ottimo nelle insalate o anche bollito)
Naturalmente è sempre utile scegliere frutta e verdura di stagione e biologica.
Nella dieta non dovrebbero mancare, inoltre, i cereali privi di glutine e gli pseudocereali come grano saraceno, amaranto, quinoa e chia. Si tratta di cibi ricchi di vitamine, minerali, aminoacidi e antiossidanti che aiutano ad aumentare la resistenza fisica e migliorano l’attività del sistema immunitario. Poiché non sono sottoposti a raffinazione, come invece avviene per la produzione delle farine bianche, forniscono all’organismo un insieme di minerali funzionali per il suo equilibrio e fibre che aiutano a mantenere in uno stato di salute la flora batterica intestinale.
E per condire? Via libera anche alle spezie come curcuma, curry, cannella e zenzero che possono essere aggiunte tal quali ai vostri piatti. Ma anche a oli vegetali di lino e di canapa molto ricchi di omega-3, cioè di acidi grassi essenziali dalle notevoli proprietà antinfiammatorie.
Gli alimenti da consumare occasionalmente
Ogni tanto è consigliato il consumo di carne bianca, preferibilmente biologica.
Per dolcificare bevande fredde o calde si può utilizzare il malto d’orzo, di riso o di mais. Questi dolcificanti sono ottenuti dalla germinazione dei cereali e sono molto ricchi di vitamine e minerali. La germinazione è un processo che contribuisce alla formazione dell’amilasi, un enzima che serve a demolire l’amido riducendo la quantità che arriva nell’intestino e limitando in questo modo la fermentazione. Questi dolcificanti sono assimilati lentamente dall’organismo, forniscono energia in modo costante ed evitano il picco glicemico tipico dello zucchero.
Gli alimenti da eliminare
Ci sono, invece, dei cibi che i soggetti allergici dovrebbero eliminare del tutto: sono i cereali raffinati, come il pane bianco, le focacce, la pizza preparati con le farine “bianche”, tutti gli zuccheri (bianco, saccarosio, glucosio, maltosio, lattosio, succo d’acero e di agave, miele, melassa) e prodotti confezionati ricchi di zuccheri come i budini, i biscotti, le merendine, le bibite gassate e i succhi di frutta (ad eccezione di quelli al 100% a base di frutta biologica). Stessa sorte anche per il caffè, la cioccolata, gli alcolici (compresi gli aperitivi!), la carne rossa, le uova e tutti i cibi confezionati, conservati e raffinati.
Oltre ad almeno 2 litri di acqua naturale e a temperatura ambiente, durante il giorno si possono bere il tè verde (consiglio il tè verde Sencha oppure il tè verde kukicha privo di teina) o il tè rosso conosciuto come Rooibos naturalmente privo di teina e ricco di sostanze naturali come vitamina C, magnesio, Fosforo, Ferro, Zinco e Rame.
Che cosa sono le allergie crociate?
Parlando di allergie e di alimentazione occorre anche prestare attenzione alle cosiddette allergie crociate. Ma di cosa si tratta?
Le allergie crociate sono delle reazioni allergiche che si manifestano a seguito dell’assunzione di alimenti che contengono un allergene comune a quello di una determinata pianta. Dato che sono delle allergie alimentari scatenate da ipersensibilità ai pollini, si manifestano soprattutto nel periodo di massima pollinazione. Quindi la persona allergica ai pollini deve evitare gli alimenti che cross-reagiscono.
Ecco un elenco delle principali allergie e degli alimenti corrispondenti da evitare:
- ACARI: gamberi, lumache
- AMBROSIA – ARTEMISIA: anguria, banana, camomilla, carota, castagna, cicoria, finocchio, margarina, mela, melone, miele, olio di girasole, prezzemolo, sedano, tarassaco, zucca
- BETULLA – ONTANO: albicocca, banana, carota, ciliegia, finocchio, fragola, frutta secca, kiwi, lampone, mandorla, mela, nespola, nocciola, noce, patata, pera, pesca, prezzemolo, prugna, sedano
- COMPOSITE: anguria, sedano, banana,anice, camomilla, carota, cetriolo, finocchio, mela, melone, prezzemolo, zucca
- GRAMINACEE: agrumi, albicocca, anguria, arachidi, cetriolo, ciliegia, frumento, kiwi, mandorla, melone, pesca, pomodoro, prugna.
- LATTICE: ananas, arachidi, avocado, banana, castagna, kiwi, mango, melanzana, peperone, uva.
- NOCCIOLO: carota, ciliegia, limone, mela, pesca
- OLIVO: olive, olio di oliva
- PARIETARIA: basilico, more di gelso, ciliegia, melone, ortica
Una dieta per allergie? Il segreto è variare
Variare il proprio regime alimentare non è una cosa semplice. Nel mio lavoro quotidiano, sono tante le persone che ammettono di avere grande difficoltà a cambiare le proprie abitudini a tavola. Ma si tratta, appunto, di abitudini e le abitudini si possono modificare in base alle nostre esigenze.
È importante capire, infatti, che ciò che introduciamo nel nostro corpo, tutti i giorni per anni, va a comporre il nostro organismo. “Siamo fatti di ciò che mangiamo” è una frase che tutti noi conosciamo molto bene ma che spesso si sottovaluta. È, invece, fondamentale rendersi conto che in caso di difficoltà del sistema immunitario e di allergie, di qualsiasi genere, il primo passo consiste proprio nel variare il proprio stile di vita a favore di uno più salubre.
Ma come si può fare in pratica?
Prima di tutto, sottoponendosi a una valutazione clinica, con test specifici, delle intolleranze e delle allergie alimentari attraverso il Vegatest, in modo da escludere determinati cibi dal proprio piano alimentare.
Poi si procede componendo una propria tabella alimentare settimanale: si tratta di uno schema in cui indicare per tutti i giorni della settimana i cibi che si possono utilizzare e suddividerli tra colazione, pranzo e cena senza dimenticare lo spuntino di metà mattinata e di metà pomeriggio.
In questo modo sarà molto più facile preparare i vostri pasti, variando gli alimenti il più possibile per evitare una dieta monotona.
E allora, buona primavera – anche a tavola – a tutti!