Articolo: Acidosi metabolica, tutta questione di equilibrio

La vita è una questione di equilibrio. Sii gentile, ma non lasciarti sfruttare. Fidati, ma non farti ingannare. Accontentati, ma non smettere mai di migliorarti.

Inizio questo post così, con una frase di Buddha che mi piace leggere e rileggere più volte perché mi ricorda il giusto peso che devo dare alla vita. Tutta la nostra vita dipende dall’equilibrio con cui affrontiamo le sfide di ogni giorno. Ma hai mai pensato che anche la salute dell’organismo dipende dall’equilibrio? In particolare dall’equilibrio acido-base e dall’acidosi metabolica di cui voglio parlare in modo più approfondito perché un argomento da non trascurare se vogliamo prenderci cura della nostra salute.

Il corpo ha bisogno di energia

Per funzionare correttamente e svolgere tutte le funzioni vitali (camminare, pensare, parlare, crescere) il nostro organismo ha bisogno di energia. Le cellule che formano gli organi e i tessuti ricavano l’energia di cui hanno bisogno dalla nutrizione: è il metabolismo dei carboidrati, grassi e proteine insieme all’ossigeno a fornire gli elementi necessari per affrontare le nostre attività quotidiane. 

Da questo metabolismo si formano però degli scarti, chiamati scorie metaboliche, che vengono eliminati dagli organi emuntori (intestino, reni, pelle, polmoni). Molte di queste scorie sono acide e hanno bisogno di essere neutralizzate e poi eliminate. Per fare questo intervengono dei sistemi di regolazione dell’organismo ovvero sistemi  “tampone” che lavorano per riportare il rapporto acido-base in equilibrio. Può succedere però che gli acidi siano troppi e il nostro sistema tampone non riesce a far fronte a un eccesso di lavoro: le particelle acide si accumulano nel tessuto connettivo o nella matrice extra-cellulare e vanno a disturbare la corretta comunicazione cellulare che viaggia attraverso questi due sistemi.

Più gli acidi restano nel tessuto o nella matrice immobilizzati maggiori saranno i disturbi legati all’acidosi che il nostro corpo manifesta. 

Acidosi metabolica e pH

Il metodo più facile per capire se siamo in acidosi è quello di misurare il pH delle urine. Per farlo si possono utilizzare le cartine tornasole, strisce di carta assorbente lavorate al fine di individuare se la soluzione con cui entrano in contatto è acida o basica.

Il valore del pH va da 0 a 14: 

  • valore uguale a 7 = pH neutro
  • valore inferiore a 7 = pH acido
  • valore superiore a 7 = pH basico (o alcalino)

Il pH non è sempre uguale, varia durante l’arco della giornata: è corretto quindi misurare il pH più volte durante le 24 ore, per almeno una settimana consecutiva, annotando l’orario in cui si esegue il test e il pH corrispondente. Per un’analisi completa, è importante scrivere anche gli alimenti e le bevande che si consumano durante la giornata per rendersi conto in quale modo possono influenzare il risultato del test.

Puoi usare questo grafico preso dal sito acidosi.it  per segnare con un puntino i valori del pH in base agli orari. Se i puntini sono al di sotto della curva bianca vuol dire che sei in acidosi, se sono al di sopra sei in alcalosi, se stanno all’interno della curva ideale bianca sei in equilibrio.

Tieni presente queste informazioni durante il tuo test.

  • Ore 06. Al mattino presto il pH delle urine è al massimo dell’acidità perché durante la notte si verifica un aumento degli acidi a causa del lavoro metabolico.
  • Ore 09. Dopo 2 ore dalla colazione, in un soggetto sano, il pH risulta più alcalino.
  • Ore 12. Prima del pranzo il pH è acido poiché tutte le riserve alcaline sono state consumate.
  • Ore 15. Come alle ore 09, il pH è più alcalino.
  • Ore 18. Chi non ha problematiche particolari ha, a quest’ora, un pH acido.

Acidosi metabolica, quali sono le cause?

Le conseguenze dell’acidosi non sono gravi ma possono essere insidiose perché portano a uno stato di infiammazione cronica spesso trascurata per molti anni, fino a quando non si manifestano disturbi più importanti. 

I fattori più importanti che causano acidosi metabolica sono:

  • alimentazione non corretta con consumo eccessivo di cibi altamente acidificanti (carne, salumi, formaggi, dolciumi, cereali raffinati, alimenti industriali…)
  • insufficiente consumo di frutta e verdura di stagione (altamente alcalinizzanti)
  • scarso apporto di liquidi (acqua, tisane)
  • consumo di alcool e fumo di sigaretta in eccesso
  • utilizzo per lungo tempo di farmaci
  • vita sedentaria
  • eccessivo stress mentale e fisico
  • poche ore di sonno
  • sport intensivo (senza adeguato recupero)

Acidosi metabolica, attenzione a questi sintomi

Non sempre è così immediato correlare alcuni disturbi a uno stato di acidosi metabolica. Però sappiamo che in caso di acidosi alcuni sintomi sono molto più accentuati e tendono a manifestarsi con frequenza.

Quindi, campanello di allarme se hai questi sintomi:

  • stanchezza cronica
  • sonnolenza
  • scarsa concentrazione
  • disturbi del sonno
  • stati d’ansia
  • scarsa memoria
  • nervosismo e irritabilità
  • dolori articolari e muscolari
  • crampi muscolari
  • irritazioni cutanee
  • problemi ormonali e dolori cronici
  • disbiosi intestinale
  • candida ricorrente
  • cellulite
  • ritenzione idrica
  • osteoporosi
  • capelli stopposi e che cadono
  • unghie fragili
  • pelle spenta e opaca, pallida e impura

Acidosi metabolica, i rimedi

E se capiamo di essere in acidosi cosa possiamo fare? Se i valori del pH urinario risultano acidi (valutare almeno UNA settimana consecutiva) e si discostano dalla curva ideale del grafico è importante prendere subito provvedimenti. 

Alimentazione

La parte più difficile è modificare la propria alimentazione. Ognuno di noi ha delle abitudini che sono difficili da cambiare perché radicate. Il mio consiglio è quello di iniziare a modificarne alcune e man mano introdurre nuove sane abitudini. Per prima cosa scegliamo sempre cibi freschi e di stagione, se possibile biologici e a km zero. Evitiamo i cibi confezionati e processati industrialmente. Bisogna quindi cercare di organizzare la propria alimentazione in modo tale che gli alimenti alcalinizzanti rappresentino il 75% del consumo giornaliero. Al via quindi alla frutta, alla verdura e ai funghi, ai succhi di frutta fresca senza zuccheri. Attenzione invece ai cibi acidificanti come la carne, i salumi, i latticini, i dolci, lo zucchero, i cereali raffinati.

Una considerazione: molti alimenti, anche se sono acidificanti, sono indispensabili per l’alimentazione e non vanno eliminati ma semplicemente compensati nel modo corretto.

Integrazione

Quando non si riesce a intervenire al 100% sull’alimentazione o quando i livelli di acidosi sono importanti e si vogliono risultati più rapidi, si possono utilizzare degli integratori specifici. Si tratta di sali alcalinizzanti, miscele di sali minerali in grado di tamponare l’acidosi metabolica: carbonati e di solfati di calcio, magnesio, potassio e zinco.

I sali si prendono la sera prima di coricarsi con un bel bicchiere di acqua. Esistono anche in versione compresse da deglutire in questo caso possono essere assunti in parte la sera e in parte la mattina.

Dubbi sull’acidosi metabolica? Sono qui

Se pensi di soffrire di acidosi metabolica ma non sai da dove cominciare per modificare il tuo stile alimentare, preferisci i consigli di una naturopata per affrontare questo percorso o hai bisogno di indicazioni sugli integratori più adatti alla tua situazione, eccomi: sono a tua completa disposizione.

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